ANNO 2021

Siamo quasi alla fine del 2021 e come consuetudine di questo Consiglio Direttivo, desideriamo condividere con Voi un anno di attività del nostro Museo. L’emergenza sanitaria mondiale non è ancora terminata e ancora per un altro anno abbiamo subito le conseguenze di questo momento che come l’anno scorso ci ha messo a dura prova. Malgrado tutto siamo riusciti, con grande forza di volontà, ad impegnarci per continuare le attività che nel corso dell’anno soprattutto nei mesi primaverili ed estivi si sono svolte al Museo. Incontri culturali, presentazione di libri, commemorazioni e inaugurazioni, ma soprattutto tante visite che sinceramente non ci saremmo aspettati di ricevere avendo modificato, seguendo l’iter dello stato di emergenza nazionale per la pandemia da covid-19, gli orari e le modalità di accesso al Museo. Le visite e gli appuntamenti saranno, fino alla fine del mandato di questo Consiglio Direttivo, solo su appuntamento e prenotazione, in modo da agevolare il più possibile la fruizione ed evitare momenti di assembramento eccessivo e non gestibile.  Abbiamo avuto il privilegio di avere la gradita visita del Prefetto della Provincia di Novara e del Questore della Provincia di Novara; la visita delle Autorità Militari locali tra cui il Comandante del Distretto Militare Provinciale di Novara e il Comandante dell’Aeroporto Militare di Cameri, il Comandante Provinciale dei Carabinieri  e della Guardia di Finanza di Novara, il Comandante del 3° Reparto di Sanità Milano, il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco, e molte altre Autorità anche in rappresentanza della Regione Piemonte, della Provincia di Novara e del Comune di Novara, ma attendiamo ancora la visita del Sig. Sindaco di Novara e del Presidente della Provincia di Novara, perché solo grazie al loro interessamento potremmo crescere ancora di più ed offrire alle realtà novaresi un prodotto culturale più efficiente e di qualità superiore mantenendo viva la storia che ha sicuramente fatto crescere la Città di Novara nel periodo in cui erano di stanza, nelle rispettive caserme (Cavalli, Passalacqua, Gherzi e Perrone) reparti militari blasonati e pluridecorati che hanno fatto la storia dell’Esercito Italiano. Non ci vergogniamo di scrivere che il Museo (e non questo Consiglio Direttivo) ha bisogno di tanto aiuto, sia materiale sia concettuale sia professionale, per risolvere molti problemi tecnico gestionali che negli anni passati sono stati accantonati e/o sottovalutati; pertanto se siete interessati ad aiutarci in base alle vostre attività lavorative e alle vostre competenze professionali, fatevi avanti ed insieme cercheremo di risolvere i tanti problemi che abbiamo ereditato e che stiamo riscontrando. Malgrado costantemente ci impegniamo per migliorare e per modernizzare il Museo, oltre ai molti complimenti riceviamo anche critiche da parte di persone che non abbiamo mai visto “sporcarsi” letteralmente le mani e/o proporsi positivamente pro Museo; certo è molto facile parlare e rievocare il passato, la nostra gestione invece non parla, ma semplicemente fa e agisce concretamente: 14 incontri culturali trasmessi anche in diretta dalla pagina Facebook della Provincia di Novara nell’ambito del programma “La cultura non si ferma”; 4 inaugurazioni solenni alla presenza anche delle massime Autorità Militari e Civili locali ; 2 concerti musicali; 1 serata dedicata al 700° anniversario della scomparsa di Dante Alighieri, 1 mostra dedicata alle Forze Armate; 375 visitatori; 5 scolaresche degli istituti locali in visita; attività di volontariato pro vaccinazioni covid-19; attività  formativa didattica scuola-lavoro; 114 nuove donazioni ricevute, tra cui su tutte il velivolo dismesso Aermacchi MB326 posizionato nel giardino del Museo, frutto di 15 mesi di intenso lavoro, grazie alla preziosissima collaborazione con l’Aeronautica Militare Italiana, l’Aeroporto Militare di Cameri, l’Associazione Arma Aeronautica, Autovictor S.p.a., il Centro Servizi per il Territorio, e ASSA S.p.a. che ha letteralmente ha donato il lavoro e i materiali per il piazzale atto ad accogliere il velivolo; 2 aperture serali a tema “suoni e luci”; 12 eventi esterni patrocinati; 7 partecipazioni a bandi di concorso per ricevere finanziamenti; 9 programmi di collaborazioni con associazioni esterne; 4 visite conoscitive ed istruttive presso il Museo della Caserma V. Babini di Bellinzago (sede del Reggimento Nizza Cavalleria 1°), presso il Museo della Caserma Aldo Maria Scalise di Vercelli (sede del Reggimento di Artiglieria Terrestre “a Cavallo” – Voloire), presso il Museo Storico Nazionale di Artiglieria di Torino e presso l’esposizione permanente dell’Aeroporto Militare di Cameri; 2 corsi di gestione museale seguiti online organizzati dal Ministero dei Beni Culturali; 2 nuove sale espositive allestite, 3 nuove teche espositive più funzionali a sviluppo verticale illuminate ed infine tante tante ore passate al Museo….quindi poche parole e tanti fatti.  Forse sono questi i “molti cambiamenti” che non si vogliono accettare. Le suddette critiche pertanto ci hanno solamente stimolato a continuare con il nostro impegno e intento, in quanto riteniamo che il Museo non sia una collezione monotematica, privata, personale, statica, buia, fredda, e fossilizzata su concetti di visita ed esposizione anacronistici; non serve essere laureati nelle migliori università italiane per capire che nel nuovo millennio il Museo ha bisogno di un modello aziendale di gestione per competere con la quantità di concorrenti sia reali sia virtuali presenti nel panorama culturale locale, e per capire e far conoscere ai Novaresi, e non solo ed esclusivamente i nostri Soci, che esiste ancora un posto a Novara che se semplicemente aiutato di più, potrebbe essere un punto di riferimento nel panorama storico culturale piemontese e lombardo. Parecchi visitatori Novaresi non sapevano neanche che il Museo esistesse. Per continuare nel nostro intento e nel nostro lavoro di volontariato abbiamo bisogno di aiuti economici e abbiamo bisogno di nuovi spazi espositivi che malgrado ci potrebbero essere presso l’attuale edificio, non possono essere realizzati per una serie di motivi che da soli non siamo in grado di risolvere se non con il concreto intervento delle Amministrazioni locali. Il 2022 sarà un anno ancora più difficile di quello passato perché non nascondiamo che in certi momenti ci sentiamo veramente “demoralizzati” per non avere ancora risolto problematiche ereditate dal passato. Sarà un anno che ci porterà anche alle elezioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione a cui tutti i soci potranno candidarsi. I nostri più sentiti ringraziamenti vanno a tutti coloro che in silenzio e dietro le quinte hanno aiutato il Museo o si sono interessati per il Museo che non ha più bisogno di promesse, parole, idee e quant’altro di astratto, ma solamente fatti concreti, volontà e impegni realizzabili in tempi brevi. Solamente in tal modo il Museo potrà sopravvivere ed affrontare i prossimi anni cercando di migliorarsi sempre di più.

ANNO 2020

Siamo alla fine del 2020 e come consuetudine di questo Consiglio Direttivo, desideriamo condividere con Voi un anno di attività del nostro Museo. Sappiamo tutti la situazione dell’emergenza sanitaria mondiale che stiamo ancora vivendo e nel cordoglio di chi non è più con noi, non ci soffermiamo con le solite frasi retoriche e i piagnistei tipici di quando qualsiasi calamità colpisce il nostro Paese. Abbiamo raggiunto un importante traguardo allineandoci alla riforma del Terzo Settore (soggetti organizzativi di natura privata che, senza scopo di lucro, perseguono finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale promuovendo e realizzando attività di interesse generale mediante forme di azione volontaria e gratuita ), dopo un lungo iter burocratico,  siamo diventati ufficialmente Organizzazione di Volontariato (O.d.V.) abbandonando la vecchia denominazione di o.n.l.u.s.. Sono continuate le attività di ammodernamento e di manutenzione dei locali del Museo. Le quattro storiche vetrine paretali hanno subito una profonda trasformazione pur mantenendo la loro funzionalità e per tale motivo siamo grati al nostro socio Sig. Pastrovicchio per avere donato in nuovi vetri antisfondamento in sostituzione di quelli ancora presenti sia di quelli distrutti dal furto del 2019; si è provveduto contestualmente alla sostituzione (non ancora completa) dell’impianto di illuminazione sia delle vetrine sia degli stessi locali. Le operazioni di ritinteggiatura delle pareti sono a buon punto e hanno permesso di ottenere angoli suggestivi come per esempio l’esposizione dei labari storici delle Associazioni d’Arma da tempo relegati nello scantinato. Ed è proprio lo scantinato che ha subito la maggiore trasformazione; dopo le operazioni di riordino, sgombero e ritinteggiatura, la cosiddetta “armeria” è stata completamente lì trasferita con una disposizione ragionata ed organizzata con maggiore sicurezza. La Direzione è stata trasferita completamente nell’ex locale armeria dove si è anche posizionato l’archivio e la biblioteca ripulita, controllata e riorganizzata. La sala (ex Direzione) che conteneva il plastico della Battaglia di Novara (trasferito al Museo Risorgimentale presso il Castello di Novara) è in fase di completa ristrutturazione ed ospiterà i cimeli relativi alla Campagna di Russia e alla Divisione Sforzesca che da Novara, dove era di stanza, partì alla volta del fronte russo. Anche il giardino ha subito alcuni cambiamenti; la seconda targa del Museo dopo quella storica originale del 1965, è stata “pensionata” e sostituita con una più moderna in aggiunta ad una bacheca informativa; grazie all’azione di un nostro socio, sono stati riverniciati i cimeli della marina militare ed è stata cambiata l’illuminazione esterna con nuovi fari; si dovrà provvedere anche alla manutenzione del verde, che per il Museo è un costo da sostenere, percui se tra i nostri soci c’è qualcuno disposto a prendersene cura, le porte sono aperte. Non sono mancate le donazioni; ne abbiamo ricevute parecchie grazie alla sensibilizzazione del “passaparola”: uniformi, libri, fotografie, documenti, medaglie, cimeli vari hanno incrementato ancor di più il patrimonio del Museo. Proprio sul fronte della comunicazione e dei rapporti esterni si è lavorato parecchio:  è online (ma ancora in fase di costruzione) il nuovo sito internet del Museo. Diversi sono stati i contatti con persone e associazioni che sono interessate a collaborare con noi. E veniamo agli eventi che seppure limitati hanno permesso di non far “addormentare” il Museo stesso. Il 26  gennaio si è svolta la manifestazione in ricordo della Battaglia di Nikolajewka con la partecipazione di diverse Associazioni d’Arma e della Fanfara dei Bersaglieri “Nino Garavaglia” di Magenta con cui il Museo ha stretto un piacevole sodalizio  ed un proficua collaborazione che ci vedrà sempre impegnati nel patrocinare i loro eventi (concerto a Magenta Pontevecchio del 15 luglio, concerto a Gozzano del 13 settembre); ricordiamo a tal proposito che due cannoni della prima guerra mondiale del Museo sono piacevolemnte tutt’oggi presenti al momunento presso la sede della Fanfara. Le nostre manifestazioni già programmate per i mesi invernali sono state sospese fino al 6 maggio, quando abbiamo aderito all’iniziata della Provincia di Novara “La cultura non si ferma” che ci ha permesso di registrare sui social network una visita virtuale. Non volevamo mancare alla Festa della Repubblica e con la partecipazione dei Gruppi Alpini della Provincia di Novara si è svolto, in giardino, un simbolico alzabandiera durante il quale l’Inno Nazionale è stato finalmente cantato e suonato nella sua integrità. Nel periodo estivo abbiamo patrocinato due eventi organizzati fuori sede, dalle Delegazioni di Novara e Vercelli dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali tombe del Pantheon. Alcune Associazioni novaresi si sono avvicinate al Museo, che ha messo a disposizione le proprie sale per attività varie. Discreto successo hanno avuto le due conferenze svolte nel giardino del Museo, organizzate dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci  Sezione di Novara. L’artista Raffaele Iacaruso ha concluso con la sua personale mostra grafica, il 4 novembre dopo una breve commemorazione, “Militari del ‘900 Un secolo di Forze Armate”, questo difficile a complicato anno. Siamo veramente dispiaciuti di non aver potuto svolgere la manifestazione dei 55 anni di fondazione del Museo (12 settembre 1965), ma abbiamo preferito annullarla tutelando in primis la salute di ognuno di noi. Quando è stato possibile si è provveduto a portare avanti anche i diversi lavori di ristrutturazione generale dell’edificio che lentamente sta invecchiando e inizia a far sentire i suoi anni e anche qui non ci vergogniamo a chiedere una aiuto sostanziale a chi opera nel campo edilizio. C’è ancora tanto da fare e tutto ciò che viene fatto e verrà fatto non è a favore dell’attuale Consiglio Direttivo e/o dell’Associazione AMAR che rappresenta, ma è un gesto e un contributo finalizzato a tenere viva la memoria di tante persone; di padri, madri e figli che con la loro storia hanno fatto la Storia della nostra Patria. Per chi fosse ancora scettico su quanto abbiamo scritto, deve solo trovare un po’ di tempo per fare una visita al Museo e rendersi conto del patrimonio storico culturale che la Città di Novara ancora possiede in un piccolo angolo che non fu scelto a caso dal suo fondatore perché la filosofia con cui Rossini fece costruire il Museo in prossimità di un edificio sacro, fu quella di dare finalmente tranquillità spirituale ai soldati e ai loro cimeli, travagliati da diversi eventi bellici. Abbiamo bisogno della partecipazione di tutti. Abbiamo bisogno della “passione” che ognuno di noi può trasmettere. Abbiamo bisogno di tutto ciò che ognuno di noi è in grado di dare sia dal punto di vista manuale si da quello intellettuale e non ci vergogniamo a ribadire, in secondo luogo, che il Museo “vive” grazie alle vostre offerte e ai contributi di tutti. Grazie a tutti quelli che credono nel Museo Aldo Rossini e nel nostro lavoro di volontariato. Grazie a tutti coloro che sono nostri soci e a tutti coloro che vorranno diventare nostri soci. Se non abbiamo  potuto celebrare i 55 anni di vita del Museo concludiamo questo nostro scritto, con una frase tratta dal discorso inaugurale del Cav. Bersagliere Angelo Trigili, già presidente AMAR: “Novaresi, aiutateci a mantenere in vita il Museo Storico del Colle della Vittoria!”. Per volontà di questo Consiglio Direttivo il Museo Aldo Rossini è aperto a tutti e lo sarà sempre per il periodo di nostra gestione.

ANNO 2019

L’anno che si è concluso è stato particolarmente significativo per il Museo Rossini. Dal momento dell’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo, avvenuto durante il mese di giugno, ci siamo impegnati per esportare il patrimonio culturale che il Museo stesso possiede con l’iniziativa “Viviamo la Storia”. Dopo una serie di lavori e di cambiamenti interni, in Ottobre abbiamo aderito alle giornate FAI d’autunno e contestualmente abbiamo inaugurato la mostra espositiva su Gabriele d’Annunzio a cent’anni dalla presa di Fiume corredata anche da un annullo filatelico in collaborazione con Poste Italiane. Con il Teatro Coccia di Novara abbiamo intrapreso un’iniziativa di esposizione di uniformi unitamente ad abiti femminili provenienti dalla collezione del Museo Civico Etnografico C. G. Fanchini di Oleggio. Novembre è stato un mese molto ricco di eventi; per la giornata del 4, abbiamo esposto alcune uniformi presso la Prefettura di Novara e presso il Teatro Lirico di Magenta dove la Fanfara dei Bersaglieri “Nino Garavaglia” si esibita nel concerto “Una corsa nella Storia”. Oltre alla visita dei Lions di Novara abbiamo partecipato al raduno nazionale dei tabarri al castello di Massimo Visconti esponendo alcune mantelle militari; abbiamo inoltre partecipato alla presentazione del libro “Fu un’idea di d’Annunzio” di Michela Ganguzza a Bellinzago Novarese e Oleggio. Il professore Alessandro Barbero ha voluto onorarci della sua presenza in dicembre con l’evento “Da Caporetto a Fiume” con la collaborazione dell’ Università del Piemonte Orientale. Sempre durante il mese di dicembre non siamo mancati alla mostra espositiva “sulle ali di Cameri” organizzata dall’Associazione Mons. Pietro Marazza e soprattutto a quella organizzata dall’Associazione Artistico Culturale Forma Mentis con l’evento “Lettere dal Fronte” che ha coinvolto anche gli studenti del liceo Artistico Modigliani di Novara. Ospitiamo gradevolmente alcuni studenti del Liceo Classico Carlo Alberto di Novara che stanno svolgendo un programma di alternanza scuola-lavoro. Ma se da una parte tutti questi eventi ci hanno gratificato con la vostra partecipazione, non possiamo dimenticare che il Museo ha subito un deplorevole furto nel mese di Ottobre che ha sottratto al patrimonio, 75 medaglie e cimeli vari. Un gesto ignobile che ci lascia ancora increduli e che ha creato al Museo un danno materiale  sotto il profilo economico, ma soprattutto un danno morale ed un insulto vergognoso a chi ha dato la vita per la nostra patria. Il 2020 ci vede pronti a proporre altre iniziative e a partecipare ad altri eventi, impegnandoci sempre con dedizione, onestà e serietà. Abbiamo bisogno della partecipazione di tutti e non ci vergognamo a ribadire che il Museo “vive” grazie alle vostre offerte e ai vostri contributi. Grazie a tutti quelli che credono nel Museo Aldo Rossini e nel nostro lavoro di volontariato. Grazie a tutti coloro che sono nostri soci e a tutti coloro che vorranno diventare nostri soci. Grazie a chi a contribuito “dietro le quinte” con donazioni e contributi e a chi volontariamente si è “sporcato le mani” aiutandoci in piccoli lavori. Grazie alle 457 persone che da luglio a dicembre hanno visitato il Museo. Per volontà di questo Consiglio Direttivo il Museo Aldo Rossini è aperto a tutti e lo sarà sempre per il periodo di nostra gestione.